martedì 4 marzo 2014

Cucina su un terrazzo vista mare...

Sembra che le mie cucine per esterno abbiano un suo successo ed oggi ne ho pensata un altra per un  amico. 
Una casa con un terrazzo vista mare che manca di qualcosa... 
Cosa?? 
Della mia cucina! 
Un terrazzo e' un luogo magico... il prolungamento della casa verso l'esterno, pertanto la progettazione dello stesso la considero della medesima importanza degli interni. 
ll progetto parte da qui ed incentrato sull'idea di spazio di abitare in quota. Un terrazza che subisce continue metamorfosi, pur conservando il suo ruolo e la sua funzione, che consiste nell'invito costante a riprendere contatto con il mare, ad abbandonarsi ai suoi ozi e i suoi piaceri. Sono partita dall'idea di arredare una stanza aperta in stretta correlazione con il paesaggio, creando un luogo di compagnia e di solitudine... Di meditazione  e di divertimento.

Sessanta mq che guardano il mare... Ma permettete che su questi sessanta mq oltre a guardare il mare si abbia anche la possibilità di trascorrere delle ore di relax con amici, cucinare per gli stessi una bella frittura di pesce, preparare un bel caffè o lavare una bell'aragosta e il tutto in compagnia? Senza necessariamente recarsi all'interno e fare lo stesso tristemente stando soli?

Ed ecco la cucina...
Un monoblocco in acciaio inox sospeso da terra su cui si è pensato di ricavare: friggitrice, griglia con pietra lavica, fuoco, foro per raccolta rifiuti ed unica vasca con rubinetto pieghevole (tipo barca) il tutto ricoperto da un piano scorrevole in teak. Avente doppia funzione: durante la fase di utilizzo della cucina risulta essere un utile piano lavoro, proteggendo in qualche modo il piano in acciaio sottostante; durante la fase di inutilizzo della cucina il piano scorrevole funge da protezione degli elettrodomestici dagli agenti atmosferici.

Una cucina su un terrazzo vista mare...




lunedì 3 marzo 2014

Progettazione A-ffettiva di tipo E-ffettivo

Essere l'Architetto di "famiglia", bhè ha i suoi risvolti!


 
Esser chiamata per rinnovare quello che da sempre è stato il luogo di nascita, incontro di tutti i componenti della mia famiglia materna è stato per me un atto di grande soddisfazione e pregio. Solitamente uso il cuore nei miei disegni... qui c'è tutta me stessa.
L'ambizione a voler creare qualcosa di bello nel mio paese si è sposato con la necessità di risolvere dei problemi tecnici-funzionali di quello che è da ben quattro generazioni il ristorante della mia famiglia.
Una progettazione affettiva di tipo effettivo... un impresa vera!
Un luogo dalle tradizioni ben radicate che si è deciso di trasformare, renderlo moderno.
Non solo dal punto di vista progettuale, quanto di servizi.
Un luogo che da cantina, è passato ad essere una pizzeria, crescendo esponenzialmente fino a diventare un ristorante tra i più ambiti in zona.
Ma manca qualcosa...
La filosofia del progetto rispecchia un pò tale crescita avvenuta in seguito al susseguirsi delle generazioni. L'intervento progettuale mira non solo a voler "salvare" il vecchio monastero, luogo in cui sorge il fulcro di fondazione della cantina, utilizzando per lo stesso materiali originali, tufo, cotto, mattoncini e legno, quanto a voler porre l'accento sull'unione di questa fabbrica con il nuovo fabbricato adiacente.
La fusione avviene in modo netto. Evidente.
Si pensa a due aperture nel muro in tufo portante (sp. 150cm!) in modo da consentire tale unione, agevolando la fruibilità degli spazi e non ostacolando i passaggi del personale, utenza.
Nella parte mediana del prospetto è stato pensato l'ingresso.
A voi la scelta: vecchio ristorante, nuovo ristorante o albergo?
Un unico banco in corian bianco che individua la reception, posto trasversalmente rispetto alla porta d'ingresso che unisce come un segmento il vecchio con il nuovo.
Il vecchio resta "vecchio", all'interno di esso si ripropone la pizzeria, riutilizzando le vecchie canne fumarie di mio nonno..., una cantina vini, una salumeria e la zona riservata alle grigliate, il tutto concepito come un unica navata avvolta da una grande volta a botte, impostata sul vecchio muro di fondazione della fabbrica, in tufo lasciato a vista...
L'effetto che si sposa con l'affetto...
La parte nuova invece,  risulta essere la svolta della nuova generazione, specializzata nell'arte del pesce, nel sushi mediterraneo e nello studio di fusione della cucina tradizionale con l'arte culinaria contemporanea.
Un luogo moderno, il cui intervento progettuale ha mirato all'utilizzo di materiali nuovi, quali resina, cristalli, acciaio; prevedendo un banco centrale, illuminato da teli barrisol e su cui fosse possibile non solo preparare cruditè a vista, quanto anche mangiarli secondo il tradizionale metodo giapponese. Prevedendo inoltre un'ampia vetrata sul giardino retrostante, in modo da consentire, nelle stagioni estive un continuum con la sala esterna.

Una progettazione intensa e complessa. Una reswponsabilità notevole.
Io credo che sarebbe stata la svolta... Da architetto e da nipote... io la auguro alla mia Famiglia!

Si riportano di seguito le foto dello stato di fatto ed i render di progetto.






 estrerno



ingresso




reception


 
 
 
 


il vecchio




















  
 
 
 
progetto architettonico : Barbara Cesaro Architettoù
rilievo e consulenza tecnica: MN global costruzione (che ringrazio sentitamente!)