L'ambizione a voler creare qualcosa di bello nel mio paese si è sposato con la necessità di risolvere dei problemi tecnici-funzionali di quello che è da ben quattro generazioni il ristorante della mia famiglia.
Una progettazione affettiva di tipo effettivo... un impresa vera!
Un luogo dalle tradizioni ben radicate che si è deciso di trasformare, renderlo moderno.
Non solo dal punto di vista progettuale, quanto di servizi.
Un luogo che da cantina, è passato ad essere una pizzeria, crescendo esponenzialmente fino a diventare un ristorante tra i più ambiti in zona.
Ma manca qualcosa...
La filosofia del progetto rispecchia un pò tale crescita avvenuta in seguito al susseguirsi delle generazioni. L'intervento progettuale mira non solo a voler "salvare" il vecchio monastero, luogo in cui sorge il fulcro di fondazione della cantina, utilizzando per lo stesso materiali originali, tufo, cotto, mattoncini e legno, quanto a voler porre l'accento sull'unione di questa fabbrica con il nuovo fabbricato adiacente.
La fusione avviene in modo netto. Evidente.
Si pensa a due aperture nel muro in tufo portante (sp. 150cm!) in modo da consentire tale unione, agevolando la fruibilità degli spazi e non ostacolando i passaggi del personale, utenza.
Nella parte mediana del prospetto è stato pensato l'ingresso.
A voi la scelta: vecchio ristorante, nuovo ristorante o albergo?
Un unico banco in corian bianco che individua la reception, posto trasversalmente rispetto alla porta d'ingresso che unisce come un segmento il vecchio con il nuovo.
Il vecchio resta "vecchio", all'interno di esso si ripropone la pizzeria, riutilizzando le vecchie canne fumarie di mio nonno..., una cantina vini, una salumeria e la zona riservata alle grigliate, il tutto concepito come un unica navata avvolta da una grande volta a botte, impostata sul vecchio muro di fondazione della fabbrica, in tufo lasciato a vista...
L'effetto che si sposa con l'affetto...
La parte nuova invece, risulta essere la svolta della nuova generazione, specializzata nell'arte del pesce, nel sushi mediterraneo e nello studio di fusione della cucina tradizionale con l'arte culinaria contemporanea.
Un luogo moderno, il cui intervento progettuale ha mirato all'utilizzo di materiali nuovi, quali resina, cristalli, acciaio; prevedendo un banco centrale, illuminato da teli barrisol e su cui fosse possibile non solo preparare cruditè a vista, quanto anche mangiarli secondo il tradizionale metodo giapponese. Prevedendo inoltre un'ampia vetrata sul giardino retrostante, in modo da consentire, nelle stagioni estive un continuum con la sala esterna.
Una progettazione intensa e complessa. Una reswponsabilità notevole.
Io credo che sarebbe stata la svolta... Da architetto e da nipote... io la auguro alla mia Famiglia!
Si riportano di seguito le foto dello stato di fatto ed i render di progetto.
estrerno
ingresso
reception
il vecchio
progetto architettonico : Barbara Cesaro Architettoù
rilievo e consulenza tecnica: MN global costruzione (che ringrazio sentitamente!)
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